00 15/09/2008 14:22

Stefano Benzi
I Top e i Flop della seconda giornata di Serie A

lun set 15 10:50

Seconda giornata di campionato di Serie A: ci sono già le prime conferme sia in senso negativo che in senso positivo. Alcune cose della giornata di ieri mi hanno veramente impressionato: l'azione del vantaggio della Fiorentina (d'accordo, era di poco in fuorigioco, ma che bella!), il gol di Amoruso e anche i tre gol che Doni, che pure ha giocato una partita fantastica, si è sbranato contro il Bologna piuttosto che gli sprazzi di geniale e (anche troppa) generosità di Cassano.

Quelli che seguono, secondo me, sono solo alcuni dei top e flop della settimana: ma chi vuole può dire la propria. Siamo circondati da tifosi che non vanno al di là del proprio naso e della propria squadra: mi piacerebbe che qui si parlasse da sportivi, non dico imparziali ma per lo meno in grado di riconoscere un'impresa o un insuccesso, proprio come altrui, quando se ne vede uno.

TOP

Zarate - Il gol alla Sampdoria è un capolavoro, non così casuale come si potrebbe pensare anche perché gioca da punto di riferimento costante per almeno un'ora. La Lazio ha trovato con lui e Carrizo due belle garanzie. Riconfermato speciale

Amauri - E' tornato a essere il giocatore che abbiamo imparato a conoscere prima dell'infortunio. Non fa mai la cosa banale, ma sempre quella più bella: è un giocatore divertente, e al calcio (io personalmente) non chiedo altro. Di divertirmi. Divertimi ancora, ti prego

Milito - E' un giocatore di classe superiore che tuttavia Zamparini non aveva voluto acquistare perché avrebbe finito per spaccare lo spogliatoio. In effetti ha gia cominciato le sue demolizioni. Cominciando dalla porta del Milan

Lavezzi - C'è troppa Argentina? Forse, ma quando si vedono cose come quelle che il Pocho ha messo in mostra al San Paolo rimpiangiamo di non essere più spesso al Nuevo Gasometro o alla Bombonera. Tanguero col casqué, olè!

Miccoli - Eccola l'Italia, dopo tanti stranieri: ma Miccoli siamo proprio sicuri che è italiano al 100%? Visto che si parla di covocare Amauri, cogliamo l'occasione di verificarlo il suo passaporto alle prossime convocazioni della nazionale. Per lui come per Maggio (Napoli).

Amoruso - Nel Torino sta ricominciando a fare quello che faceva nella Sampdoria agli inizi della sua carriera. Giocare a tutto campo: di lui Mancini aveva detto che se era in giornata era incontenibile. Gli auguriamo tante giornate come quella di ieri.



FLOP

Ibrahimovic - Se c'è si vede, eccome! Se non c'è, non solo non lo vedi: ma ti mette quasi di cattivo umore per via di quell'atteggiamento un po' ciondolante e un po' indolente che caratterizza i suoi movimenti. Luci e ombre. Stavolta ombre.

Di Vaio - Inutile sottolinearlo, ci si aspettava una conferma che stavolta non è arrivata. Ma a deludere è stato un po' tutto il Bologna: da Valiani a Marazzina. Magari anche per merito di un'Atalanta eccellente. Stop and go. Stavolta stop.

Ronaldinho - Stavolta non pervenuto. Niente lampi, niente assist, niente di niente. Si rende conto che non è giornata per lui (come per altri) ma non prova neppure a rendersi utile. Ed è proprio questa la cosa che si perdona di meno a un fuoriclasse. On and off. Soprattutto off.

Maldini - Grandissimo rispetto per l'uomo e per il campione che rappresenta e che non deve mai essere dimenticato. E dispiace che il momentaccio coinvolga anche lui, vittima di un'amnesia sul gol di Sculli e di un errore collegiale sul rigore di Milito. Monumento da ripulire.

Shevchenko - Quando sgrana gli occhi davanti al lancio sbagliato sembra un ragazzino cui hanno tolto da sotto il naso la merendina. Fa tenerezza. Ma forse occorrerebbe un po' più di cattiveria, e qualche pallone giocabile in più. Isolato.

Di Loreto - E' generoso, anche troppo: cerca sempre di arrivarci. E a volte finisce per mettersi nei guai con degli errori maldestri. Ma non si può cambiare quello che si è per natura. Si incassano i meriti, e anche i demeriti. Con spirito di accettazione.