00 18/09/2008 15:40
champions league

Stefano Benzi
Bene, ma poteva anche andare molto meglio...

gio set 18 08:57

Due vittorie su quattro, Juve e Inter, e un pareggio esterno, quello della Fiorentina, molto stretto per come sono andate le cose: non è un bilancio malvagio come prima giornata italiana di Champions League, ma credo sia opportuna una riflessione su alcuni episodi che anche se fanno arrabbiare, e suscitano molto malumore, devono essere letti in una ottica più generale.

La Fiorentina a Lione ha perso una vittoria apparentemente sacrosanta in modo ingenuo e maldestro: nel momento chiave, e cioè quello del gol del 2-1 con Zauri a terra e il Lione che attacca, l'arbitro non è stato equidistante. Su questo Fröjdfeldt si dimostra recidivo, in archivio ci sono altri episodi simili. Gli avversari non sono stati magari elegantissimi, e i viola sono stati un po' svagati, o ingenui, o entrambe le cose. Fröjdfeldt recidivo? D'altronde il regolamento glielo consente: il gioco continua fino a quando l'arbitro non lo interrompe per motivi di chiara ed evidente preoccupazione per le condizioni di un giocatore coinvolto in un incidente di gioco. E' una norma che vuole evitare due brutte malattie del nostro calcio che sono ostruzionismo e simulazione: si corregge un peccato correndo il rischio di crearne un altro.

Brucia da morire un pareggio del genere perché per un'ora almeno si è vista una grandissima Fiorentina, a suo agio in una gara emozionante e divertente.

Il commento più adatto che mi viene in mente è quello di uno dei nostri utenti, sicuramente un tifoso viola: fa niente per il pareggio, li si asfalta a Firenze. Un punto esterno su un campo del genere è un primo passo importante. E pesa più dell'amarezza per una vittoria sfiorata.

Troppo brutta la sconfitta della Roma per essere vera: troppo maldestra e contro un avversario sulla carta troppo, troppo inferiore. Tutto talmente troppo negativo in questo momento più che al bicchiere mezzo vuoto preferisco semplicemente pensare che il bicchiere non lo abbiano ancora messo in tavola. E che la bottiglia non fosse in fresco. C'è tempo per rimediare e sappiamo che la Roma può farlo: calma con le critiche, e calmissimi con le propagande al disfattismo. I tifosi in questo hanno un autolesionismo che a volte è davvero dannoso. E' un momento particolare, e dopo la morte del presidente Sensi ci vuole ancora un po' di tempo per rimettere tutte le cose a posto. Evidentemente anche in campo: dove molti sono i giocatori ancora lontani dalla loro migliore condizione.

Nota a margine: il signor Soros ci ha fatto di nuovo sapere che il suo interesse per la Roma adesso è tendente allo zero. Ma, aggiungo io, credo sia inversamente proporzionale al desiderio di farsi pubblicità sul nome della squadra e della città forse per qualche altro affaruccio che ha in mente qui da noi. Quindi, tolga il tendente, lasci lo zero, e per gli spot si rivolga altrove: cavalcare il momento negativo di una squadra, sportivamente e umanamente parlando, non è elegante. Anche se sei stramiliardario, e hai il dolce vezzo di definirti filantropo.

L'Inter ha vinto con pieno merito, niente da dire; e non pensiate che il Pana, soprattutto a casa sua, sia una squadra facile. Mi è piaciuto l'atteggiamento della squadra nerazzurra che ha giocato per vincere, così come aveva promesso Mourinho, cercando poi di evitare le distrazioni pur rischiando qualcosa.

La Juventus ha vinto con un gol del suo angelo per eccellenza, Del Piero, concedendo a uno Zenit che mi ricordavo più furbo, ma che si conferma una realtà solida e di prospettiva. Certo, concedere due giocatori quasi ininfluenti in una formazione del genere (Nedved e Trezeguet), è stato un bel rischio: ma a saperlo prima... saremmo tutti buoni a fare le squadre. Trezeguet però ieri mi ha proprio sconcertato: ho quasi rivalutato Domenech, il che è tutto dire, che non lo fa giocare in nazionale preferendogli Anelka. Continuo a pensare che soprattutto in questo periodo dell'anno non si possa tranciare giudizi assoluti: è una fase, un'incubazione, un work in progress. Ed è normale che qualcuno non ci sia. Soprattutto quando ha a che fare con una difesa come quella dello Zenit, organizzatissima e molto attenta ad anticipi e movimenti senza palla. Il gol è arrivato su calcio di punizione; non è mica un caso... Ma da Trezeguet mi aspetto almeno il tentativo di fare qualcosa, e ieri non c'è stato neppure quello.

Oggi tocca alla Uefa e alle nostre quattro squadre in lizza: ma qui potete commentare anche voi l'andamento delle italiane di Champions League