00 12/02/2009 00:36
Mentana: "Mediaset mi cacci pure ma non usi cavilli"
A 48 ore dalla sfuriata e dalle dimissioni, immediatamente accettate da Mediaset che ha anche sospeso Matrix, Enrico Mentana rompe il silenzio e racconta la sua verità. Lo fa con una lettera a Vittorio Feltri, direttore del quotidiano Libero, che oggi titola in prima pagina 'Ridateci Mentana'.

"Mediaset mi cacci pure, ma non usi cavilli", accusa Mentana, dopo aver smentito in mattinata anche offerte o contatti "con Sky o con altri editori televisivi e non".

Dall'azienda, intanto, trapela che Matrix riprenderà lunedì 23 febbraio, con un conduttore ancora da definire.

Nella lettera a Feltri - che uscirà domani sul quotidiano - Mentana ricostruisce i fatti della serata di lunedì, quella della morte di Eluana Englaro: spiega di aver avvertito "la direzione di Mediaset, nella persona di Mauro Crippa" (direttore generale informazione, ndr), che gli chiese se era "in grado di andare in onda anticipatamente, nel caso si fosse modificata la programmazione serale di Canale 5".

Tre le soluzioni suggerite da Mentana: aprire nel Grande Fratello "una o due finestre del Tg5; oppure inserire attorno alle 22 dieci minuti di Matrix; o infine chiudere il Grande Fratello non alle 24, com'era previsto, ma un'ora prima, così da trasmettere una puntata di Matrix in grado di essere seguita da un pubblico meno sparuto". Ipotesi poi sottoposte da Crippa "al vertice aziendale". "Dopo un po' - scrive ancora Mentana - Crippa mi richiamò sinceramente costernato, dicendomi che tutte e tre le proposte erano state respinte: la programmazione doveva proseguire come se nulla fosse successo. Gli espressi il mio giudizio estremamente negativo su quella scelta: così Canale 5 diventava l'unica rete italiana ad aver dedicato alla morte di Eluana solo sette minuti in tutto, in coda al Tg5 delle 20, e poi più nulla".

Dopo le dimissioni 'a mezzo stampa' - come ha più volte sottolineato l'azienda - Mentana spiega nella missiva di non aver "mai sentito, nè quella sera nè dopo, Confalonieri o Pier Silvio Berlusconi. Mi ha chiamato, invece, il direttore del personale, per preannunciarmi che l'azienda riteneva concluso il rapporto di lavoro con me, a causa delle mie dimissioni da direttore editoriale. Per la verità - precisa - la mia qualifica contrattuale è di direttore ad personam, quindi è evidente che la qualifica editoriale non ha alcun contatto con il mio ruolo operativo di responsabile e conduttore di Matrix. Ma se Mediaset vuol cacciarmi comunque, che lo faccia: basta che non si nasconda dietro i cavilli. I soldi non sono un problema, la forma sì".

Dopo aver definito "balle e veleni assortiti" alcune indiscrezioni girate sul suo futuro, "come la voce su un mio contatto o addirittura contratto con Sky", Mentana conclude: "Non so se ho sbagliato, in tutta onestà non lo credo". E rivendica, in nome di quasi diciott'anni di responsabilità nell'informazione di Canale 5, di aver "maturato qualche esperienza su come va gestita una situazione eccezionale o d'emergenza sulla principale rete commerciale del Paese, anche in prima serata".

L'azienda, in ogni caso, non intende rinunciare a Matrix: dopo la sospensione già prevista la prossima settimana in coincidenza con il festival di Sanremo, il programma tornerà in onda lunedì 23 febbraio, affidato a un conduttore ancora da definire, probabilmente anche un 'interno'. Sembrerebbero esclusi i nomi circolati in queste ore, come quelli di Maurizio Belpietro o Giuliano Ferrara: il nuovo volto del programma dovrebbe essere individuato agli inizi della prossima settimana. A meno di sviluppi clamorosi, e al momento inimmaginabili, come le scuse di Mentana. Quelle che oggi Feltri dalle colonne di Libero gli suggerisce, invitando Pier Silvio Berlusconi ad accoglierle e a "regalare a tutti noi Matrix, che con Mentana ci piace tanto".

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