Il nuovo "gadget" antistupro

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Stufa2000
00martedì 19 gennaio 2010 16:24


Si chiama Rape Axe, inventato da una donna sudafricana, ne è appena stata autorizzata la vendita.

Un'altra volta le donne devono imparare a difendersi da sole, non ci sono ronde o prigioni che tengono, non c'è punizione che possa scoraggiare, o prevenzione che tenga.

Il suo funzionamento è piuttosto intuitivo, per funzionare devi portarlo, e devi prima essere aggredita, magari gettata a terra, e stuprata.

Certo puoi sempre dire o pensare "però gli ho fatto male!", sempre che l'aggressore non ti abbia fatta fuori in preda a dolori lancinanti
-Lothariel-
00domenica 14 febbraio 2010 11:53
Questione molto molto delicata ed estremamente importante.

Dell'esistenza di questo gadget non ne ero a conoscenza ma io credo che prima di arrivare ad una difesa di tal genere bisognerebbe ragionare seriamente sulla prevenzione (anche se i segnali quotidiani non ci sono di aiuto).

Potrei stare qui ore a scrivere su questi gravissimi fatti che, purtroppo, accadono quotidianamente. Mi limiterò solo a dire che, secondo me, se ci fossero misure repressive davvero severe per gli stupratori, questi non rischierebbero (o per lo meno la maggior parte) così tanto per uno stupro.

...e non voglio nemmeno sentir parlare di: "se lo stupratore sceglie la castrazione chimica gli vengono concessi i domiciliari". NON ESISTE in nessun paese civile una cosa simile. Gli stupratori devono essere resi inattivi in tutto e per tutto, uno stupratore non è solo a livello sessuale, ma anche a livello di violenza fisica. Chi compie questi gravissimi atti deve stare dietro alle sbarre per parecchio tempo, altro che a casa, anche se inoperativo dal punto di vista sessuale.

La punizione DEVE esserci. E deve essere esemplare. Speriamo che si possa giungere presto ad un risultato che difenda in maniera sicura la dignità di tutte le donne.
Stufa2000
00lunedì 15 febbraio 2010 17:00
Re:
-Lothariel-, 14/02/2010 11.53:

Questione molto molto delicata ed estremamente importante.

Dell'esistenza di questo gadget non ne ero a conoscenza ma io credo che prima di arrivare ad una difesa di tal genere bisognerebbe ragionare seriamente sulla prevenzione (anche se i segnali quotidiani non ci sono di aiuto).

Potrei stare qui ore a scrivere su questi gravissimi fatti che, purtroppo, accadono quotidianamente. Mi limiterò solo a dire che, secondo me, se ci fossero misure repressive davvero severe per gli stupratori, questi non rischierebbero (o per lo meno la maggior parte) così tanto per uno stupro.

...e non voglio nemmeno sentir parlare di: "se lo stupratore sceglie la castrazione chimica gli vengono concessi i domiciliari". NON ESISTE in nessun paese civile una cosa simile. Gli stupratori devono essere resi inattivi in tutto e per tutto, uno stupratore non è solo a livello sessuale, ma anche a livello di violenza fisica. Chi compie questi gravissimi atti deve stare dietro alle sbarre per parecchio tempo, altro che a casa, anche se inoperativo dal punto di vista sessuale.

La punizione DEVE esserci. E deve essere esemplare. Speriamo che si possa giungere presto ad un risultato che difenda in maniera sicura la dignità di tutte le donne.




anche perchè la castrazione chimica serve a poco se decide di non prendere le medicine

anche se non credo sia un problema tanto di difendere la dignità della donna quanto i diritti

ma temo che dovremo aspettare ancora molto, considerato quanto questo governo tiene in considerazione la figura femminile
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